AGENDA ROSSA

20.05.2013 17:44

Sono passati 21 anni da quel giorno di luglio e riemerge forte il tema della famosa agenda rossa di Paolo Borsellino. L'agenda sulla quale il giudice annotava i suoi pensieri e non solo. Agenda mai più trovato, cercata dapperttutto (?) dagli inquirenti e dopo un pò ritenuta una pura invenzione massmediatica. C'è chi, però, ci ha sempre creduto e oggi questa schiera di persone è destinata ad allargarsi.

Francesco Maggi, sovrintendente di polizia intervenuto sul posto quel giorno ha infatto dichiarato: "Devo dire, per un problema di coscienza, a distanza di 21 anni, che quando sono arrivato sul posto della strage, c'erano almeno quattro, cinque uomini dei servizi. Avevano la spilletta del Ministero dell'Interno. Era gente di Roma e non capivo che cosa facevano. Ma sono certo, perchè li conoscevo". Dichiarazione rese davanti innanzi alla Corte d'Assise di Caltanissetta dove è in corso il processo quater sulle vicende di quel 19 luglio pomeriggio del 1992. Dichiarazioni che devono accompagnarsi al video che è emerso di recente, nel quale accanto al corpo senza vita del magistrato si nota un'agenda rossa, abbastanza grande. 

Dichiarazioni destinate a far discutere. Possibile che i servizi segreti in così poco tempo fossero già sul posto dell'attentato? Possibile che l'allora Ministro dell'Interno, Mancino, non sapesse nulla? Possibile che l'allora Primo Ministro, Amato, non sapesse nulla? Possibile che ci siano stati e probabilmente sussistono ancora oggi, servizi e poteri così forti, in grado di celare pezzi di storia nazionale e verità?

La GIUSTIZIA in nome del POPOLO ITALIANO dov'è?

Possibile che tutto, rifletteteci, sia emerso dopo la morte del senatore e uomo di grande spicco di allora, Andreotti? Possibile? 

I servizi segreti sono implicati in tanti scandali della storia, stragi varie e tentativi di boicottaggio del sistema democratico. Ancora, non pensate forse, che il tentativo di delegittimare il potere giudiziario, contro il quale ogni giorno si fomenta l'opinione pubblica, debba rientrare in questo gioco losco di potere?

Il vento della verità è arrivato? Non credo. Troppi ancora in vita. Non ci resta che sperare, per dirla con le parole del giudice siciliano, che si alzi "il fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi anche della complicità". 

 

Gz