Mito o maestro? Forse Specchio!

15.09.2013 12:02

Tutti abbiamo un idolo, a volte lo celiamo con maestria, altre è il nostro rifugio, sempre lì, pronto a risollevarci nelle nostre giornate tristi. Cieli neri che si aprono come fiori sul mondo delle nostre speranze. A volte, a dir la verità, il termine idolo ci sta anche male. Preferiamo il meno impegnativo maestro di vita, anche se, effettivamente, si fatica a credere che qualcuno possa davvero insegnarla questa scatola in cui viviamo, scrigno delle nostre speranze. Tutti siamo artisti tra gli artisti. La nostra vita è malleabile, la esponiamo a critiche al pari di un dipinto di Monet, una scultura, una canzone, un'antologia. La esponiamo a lodi, piccoli premi Strega quotidiani. 

C'è da dire, però, che molti vivono dell'arte altrui. Ecco la canzone che rispecchia lo stato d'animo, la dolce malinconia. Ecco l'artista che culla l'umanità con la sua poesia. Storia della vita quotidiana al servizio del prossimo. Ci rispecchiamo in ciò che si avvicina con delicatezza al nostro animo: un quadro, una musica, un libro, un odore della natura, un suono d'onda marina o fruscio di vento su un albero spoglio di sè.

Ci sono artisti che vivono al nostro fianco, entrano in punta di piedi, imidi, nella nostra vita. Vi è mai successo di prendere carta e penna, in cuor vostro con l'intenzione, mica tanto celata, di scrivere dei vostri sogni arenati nell'afa di uno scirocco ardente, e poi, improvvisamente, al "tintinnare" di una canzone la vostra anima di distende, compresa e la vostra mano rassegnata molla la penna in segno di resa? Quello è il preciso istante in cui l'artista vive in voi, ha scritto per voi. E' la vostra vita che si rispecchia in quella di un altro. Quante volte mi è capitato. La mia quotidianità, i miei sentimenti racchiusi nei versi dell'artista: di uno in particolare, tal Maestrone di Pavana. Quante volte mi sono meravigliato di tanta coincidenza di sentimenti, emozioni comuni. Quante canzoni sento mie, come se la mia parte più intima e avesse partorite con precisione.

Ad esempio? Cirano. Una canzone precisa, perfetta. La mia esperienza gucciniana inizia proprio da questa canzone, ascoltata un pò per caso in un freddo lunedì di uno stanco febbraio di qualche anno fa.