Vento di maggio

02.05.2013 18:47

Spira un vento leggero,clandestino come aroma di caffè a mattino. Le pagine si colorano di odori, riflessi di occhi incantati dalla vita. Sanpietrini color ruggine colmi di cicche e residui d'autunno, rapiscono i pensieri, al pari di quel cinguettio incessante  dei passeri. La mano trema al battito martellante del cuore, la biro per terra si ribella a questro straccio righettato che chiamano foglio. Questo verde si insinua in me, mi riempie come scirocco, alleggerisce la tensione. Cani si perdono in città, come viandanti notturni tra litri di vino e canzoni stonate su seggiole di una vecchia osteria. Il lento scorrere di un'emozione accarezza questa città, la riempie come un buon pranzo, un trenino colorato per le vie del centro. Il fondo di questa tazzina riflette l'odor di bucato, si colora di lavanda, profuma di latte di mandorla corretto con del Jameson. Una vera tregua dei sensi. Com'è facile perdersi in questa vita, chieder permesso quando si è già dentro, seduto su una sedia in paglia, vino caduto da brocche di polvere.